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Conservazione delle opere
Nel passato le sculture Asmat, e soprattutto i pali degli antenati, venivano prodotte nel contesto di cerimonie rituali legate alla costruzione delle case degli uomini e alla preparazione di una guerra o caccia alle teste. Le figure scolpite rappresentavano persone o guerrieri deceduti, dei quali si desiderava mantenere il ricordo. In quei tempi venivano scolpite nel legno tenero e quelle utilizzate nelle cerimonie, esaurito il loro mana, erano gettate nella foresta dove la natura provvedeva alla consunzione. In tal modo ne si annullava l'energia e il potere soprannaturale.
Tale usanza impediva all'oggetto d'arte d'invecchiare. I pali di relativa antichità, tutt'ora esistenti, sono stati scolpiti in un'epoca nella quale queste pratiche si erano molto ridotte. I più vecchi tra questi furono raccolti e salvaguardati dai missionari o portati in Occidente dai mercanti.
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